"Immagino Palestina e Israele come due fratelli gemelli con medesimi sogni e diritti, con il desiderio di trascorrere la propria vita nella terra dei loro padri, probabilmente in pace.
Le loro azioni però, volte al raggiungimento della agognata felicità, li portano a spargere sangue innocente, il sogno di vivere nella “loro” terra, che più che santa sembra maledetta, è più forte del loro rimanere umani. Le bandiere delle due nazioni sono sporche di sangue, l'azione perfomatica svolge una sublimazione rispetto agli orrori della guerra.
Le bandiere diventano bianche in segno di lutto, senza stemmi di appartenenza, non più Israele e Palestina, ma bianche come la resa.
La resa di entrambe le parti..si, forse sarebbe la soluzione, non possono esistere motivi politici ne religiosi tali da mettere a repentaglio le vite di milioni di civili innocenti.
Bandiere bianche come annullamento di tutto, come il voler ripartire da zero.
Pallidi stracci trasportati come fossero corpi senza vita, e poi adagiate al suolo con delicatezza e cura.
Ed infine lì sulla terra, a ricomporre formalmente un uomo allo stato embrionale, in posizione fetale, simbolo di vita e rinascita." Teresa Ribuffo